DAZI, DRAGHI E DILEMMI: TRUMP E MELONI IN UNA COMMEDIA COMMERCIALE.

05.02.2025
Mentre l’Europa si sistema la cravatta e si prepara a stringere i denti (non troppo, per non rovinare l’estetica del sorriso istituzionale), Donald Trump torna a minacciare dazi con l’entusiasmo di chi ha appena scoperto un nuovo hobby: mettere tariffe dove prima c’erano relazioni diplomatiche. Dopo Canada, Messico e Cina, pare che il prossimo bersaglio sia il Vecchio Continente. Ma tranquilli, l’Europa ha un asso nella manica: Giorgia Meloni, la nostra mediatrice d’assalto, pronta a negoziare tra un caffè ristretto e una citazione di qualche antenato romano.

"Déjà vu, ma con più tweet"

Nel 2018 Trump aveva già giocato a "Monopoli globale" imponendo dazi su acciaio e alluminio europei. Oggi, con la stessa energia di chi riapre una vecchia chat su WhatsApp, ci riprova. La differenza? Questa volta non si accontenta di qualche settore specifico: vuole colpire tutto e tutti. Se prima i dazi erano come zanzare fastidiose, ora sembrano più una tempesta tropicale.

Meloni vs Trump: il duello del secolo (o del semestre)

Immaginate la scena: da una parte Trump, con la sua iconica pettinatura e il dito sempre pronto a indicare "You’re next!"; dall’altra Giorgia Meloni, armata di determinazione, retorica e – perché no – una buona dose di sarcasmo romanesco.

Trump: “Voglio imporre dazi su tutto ciò che arriva dall’Europa!”
Meloni (sorridendo): “Perfetto, Donald. Cominciamo con la Nutella. Vediamo se resisti più di tre giorni.”

"Più gas, meno dazi?"

Pare che l’UE stia considerando di comprare più gas naturale e armi dagli USA per evitare i dazi. È un po’ come andare dal vicino che ti deve dei soldi e dirgli: “Facciamo così, ti compro il barbecue nuovo e chiudiamo la questione.” Un’idea brillante… se non fosse che poi ti ritrovi a organizzare grigliate obbligatorie ogni weekend.

L’UE divisa: diplomazia o ‘diplomazia alla francese’?

Da una parte la Francia, con Macron che sembra dire: “Rispondiamo colpo su colpo!” (probabilmente mentre sistema la cravatta davanti allo specchio). Dall’altra l’Italia, che propone: “Calma ragazzi, magari una chiacchierata con un buon bicchiere di vino risolve tutto.”

Trump selettivo? Non proprio il suo stile

Qualcuno ipotizza che Trump potrebbe imporre dazi solo ad alcuni Paesi UE. Certo, come quando vai a una cena di famiglia e decidi di servire solo il dessert al cugino preferito. Poco probabile. Trump preferisce soluzioni "all you can tax".

L'OMC guarda e sospira

Se i dazi generalizzati violano le regole dell’OMC? Probabilmente sì. Ma l’OMC, ormai abituata alle stranezze della geopolitica, si limita a sospirare e aggiornare le FAQ sul sito: “Cosa fare se un leader mondiale si sveglia con la voglia di nuovi dazi?”

Il consiglio finale?

Alla Commissione Europea suggeriamo: mantenete la calma, affilate le armi diplomatiche e, se tutto va male, invitate Trump a un tour gastronomico in Italia. Nessuno può restare arrabbiato dopo un piatto di pasta fatta in casa. Neanche lui.
Michele Interrante- Articolista
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