LA RAFFINERIA DI LIVORNO: UN PERICOLO SOTTOVALUTATO.
11.12.2024

La recente tragedia di Calenzano ha riportato brutalmente l'attenzione sull'insufficienza dei controlli e delle misure di sicurezza negli impianti industriali italiani. Un incendio, come quello scoppiato nel deposito ENI, ha messo in evidenza quanto la prevenzione sia ancora un concetto astratto per molti operatori del settore e per le autorità competenti. Questo drammatico evento ci costringe a guardare con occhi nuovi la raffineria di Livorno-Collesalvetti, un impianto che, pur essendo parte integrante dell'economia locale, nasconde potenziali rischi catastrofici per la popolazione e l'ambiente.
Livorno stessa non è estranea agli incidenti industriali. Nel 2021, un incendio nei forni della raffineria ha sollevato un fumo nero visibile a chilometri di distanza, allarmando cittadini e associazioni ambientaliste. Eppure, nonostante la gravità di questi episodi, le risposte istituzionali si sono dimostrate spesso insufficienti, lasciando irrisolte questioni fondamentali come la bonifica delle aree inquinate e il miglioramento dei sistemi di sicurezza.
Un rischio costante per la popolazione
La raffineria ENI di Livorno è una struttura obsoleta che opera in un contesto densamente popolato. I quartieri limitrofi, come Stagno, subiscono da anni l'impatto delle emissioni nocive, con un'incidenza preoccupante di malattie respiratorie e cardiovascolari. Il rischio di un incidente rilevante, come un'esplosione o un rilascio massiccio di sostanze tossiche, è aggravato da anni di mancata manutenzione e da sistemi di sicurezza inadeguati.
Cosa si può fare per prevenire il disastro?
È imperativo agire subito:
Migliorare i controlli: servono ispezioni frequenti e rigorose, effettuate da enti indipendenti.
Bonificare le aree contaminate: al momento, le operazioni di bonifica coprono una minima parte del territorio.
Aggiornare gli impianti: investire in tecnologie di sicurezza avanzate e ridurre le emissioni.
Coinvolgere la comunità: informare i cittadini sui rischi reali e sui piani di emergenza.
L'importanza di un Comitato Cittadino
La popolazione di Livorno non può più rimanere spettatrice di un rischio che incombe sulla propria salute e sicurezza. È tempo di costituire un comitato cittadino che monitori la situazione, pretenda trasparenza da parte delle istituzioni e della raffineria, e promuova iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Solo con una mobilitazione dal basso sarà possibile garantire un futuro più sicuro per la città e le generazioni a venire.
Non aspettiamo che un'altra tragedia accada: agiamo ora.