QUANTO GUADAGNANO DAVVERO I POLITICI ITALIANI? STIPENDI, PENSIONI E AUMENTI.

30.03.2025
Il dibattito sugli stipendi e le pensioni dei politici italiani non si placa mai. Tra indennità, diarie e rimborsi, le cifre a disposizione di deputati e senatori risultano ben lontane dagli stipendi medi dei cittadini italiani. Ma quanto guadagna effettivamente un parlamentare? E soprattutto, da dove vengono i soldi per coprire i loro aumenti?

Stipendi e rimborsi: quanto incassa un parlamentare?

I deputati italiani percepiscono un'indennità lorda mensile di 10.435 euro, che al netto di contributi previdenziali e fiscali si riduce a circa 5.000 euro. Ma questo è solo l'inizio. Oltre all'indennità, ogni deputato riceve:

Diaria: 3.503,11 euro al mese per le spese di soggiorno a Roma.

Rimborso spese per l'esercizio del mandato: 3.690 euro mensili.

Rimborsi telefonici: 1.200 euro all'anno.

Rimborso per i trasporti: fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi.


In totale, il compenso netto di un deputato può arrivare a circa 13.971,35 euro al mese. I senatori, invece, ricevono un'indennità lorda di 10.385,31 euro, che si riduce a 5.304,89 euro netti. Sommando i vari rimborsi, un senatore può incassare fino a 14.634,89 euro netti al mese.

Pensioni e vitalizi: privilegi ancora intatti?

Il tema dei vitalizi dei politici italiani resta caldo nonostante le riforme. Attualmente, un parlamentare ha diritto alla pensione dopo 5 anni di mandato, a partire dai 65 anni. L'importo varia tra il 20% e il 60% dell'indennità, in base agli anni di servizio. Nonostante le riforme, molti ex parlamentari continuano a percepire assegni elevati.

Ecco un dato significativo: nella sola Umbria, gli ex consiglieri regionali ricevono vitalizi per oltre 4 milioni di euro annui. Alcuni assegni individuali superano addirittura gli 8.000 euro al mese.

Gli aumenti del governo Meloni: chi paga il conto?

Nel dicembre 2024, il governo Meloni ha deciso di aumentare gli stipendi dei ministri non eletti di ben 7.000 euro al mese, portandoli allo stesso livello dei colleghi eletti. Questo ha sollevato pesanti polemiche: da dove arrivano questi soldi?

Le coperture per questi aumenti sono state trovate nei tagli ad altri settori, in particolare alla spesa sociale e agli investimenti locali. Meno fondi per sanità, trasporti e misure di sostegno ai cittadini, più soldi nelle tasche dei membri del governo. Il tutto in un contesto in cui milioni di italiani faticano ad arrivare a fine mese.

Conclusione

Mentre i politici si garantiscono stipendi e pensioni da favola, il paese affronta difficoltà economiche sempre più gravi. Le promesse di riduzione degli sprechi e di moralizzazione della politica sembrano essere rimaste solo parole. Il vero problema? I cittadini pagano il conto, mentre i privilegi restano intatti.
Michele Interrante- Articolista
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