Salone del Gusto 2024: Un Viaggio tra Sapori e Sostenibilità a Torino
09.09.2024

Dal 25 al 29 settembre 2024, Torino ospiterà uno degli eventi più attesi e significativi per gli amanti del cibo e della sostenibilità: il **Salone del Gusto (Terra Madre)**. Questa manifestazione internazionale, organizzata da **Slow Food**, non è solo un'esposizione di prodotti di qualità provenienti da ogni angolo del mondo, ma anche una piattaforma per discutere di sostenibilità alimentare e biodiversità, temi centrali per il nostro futuro.
Ho avuto la fortuna di partecipare a diverse edizioni passate, e ogni volta il Salone del Gusto è stato un’esperienza indimenticabile. Appena varchi le porte del **Lingotto Fiere** (l'indirizzo è **Via Nizza 294**), ti ritrovi immerso in un universo di profumi, colori e sapori che raccontano la ricchezza del nostro pianeta. C’è qualcosa di magico nel vedere piccoli produttori, chef e attivisti provenienti da tutti i continenti, riuniti sotto lo stesso tetto, pronti a condividere le loro storie e le loro prelibatezze.
Un viaggio tra i sapori del mondo.
Una delle prime cose che colpisce è la varietà. Durante il Salone del Gusto non stai solo visitando uno spazio espositivo, ma intraprendi un vero e proprio viaggio tra i sapori. Le bancarelle sono piene di prodotti che raccontano storie: dal formaggio di malga delle Alpi italiane alle spezie intense del Medio Oriente, passando per i cioccolati del Sud America e i tè delle montagne asiatiche. Non è un semplice assaggio, ma un incontro con le tradizioni locali, con i volti dietro quei sapori, persone che lavorano ogni giorno per preservare la biodiversità e promuovere un’agricoltura sostenibile.

Un'agenda ricca di eventi.
Il programma dell'edizione 2024 promette di essere ancora più ricco e stimolante. Negli anni passati ho partecipato a conferenze illuminanti, che hanno affrontato temi come i cambiamenti climatici, la pesca sostenibile, la riduzione degli sprechi alimentari e l'importanza delle produzioni locali. Nel 2024, ci sarà sicuramente un'attenzione particolare alla rigenerazione dei suoli e all'agroecologia, temi che Slow Food promuove da anni.
Ricordo di aver partecipato a uno degli incontri organizzati all’interno della "Casa della Biodiversità", uno spazio dedicato alle comunità indigene che proteggono semi, piante e tradizioni culinarie antiche. Sono rimasto affascinato dal modo in cui la cultura alimentare possa rappresentare una vera e propria forma di resistenza e preservazione della biodiversità, non solo per l'ambiente, ma anche per le culture locali.
Laboratori e degustazioni.
Uno degli aspetti che più amo del Salone del Gusto sono i **laboratori del gusto**. La possibilità di sedermi attorno a un tavolo con persone sconosciute, sotto la guida di esperti gastronomi o produttori, è stata un’esperienza arricchente. Durante questi laboratori, non solo impari a degustare un cibo in modo consapevole, ma capisci anche la storia e la cultura che si celano dietro ogni prodotto. Nel 2024, non vedo l’ora di partecipare a quelli dedicati al pane antico e ai vini naturali, due dei miei argomenti preferiti.
Un'attenzione particolare ai giovani e alle famiglie.
Se hai la fortuna di vivere questa esperienza con la tua famiglia o i tuoi amici, scoprirai che il Salone del Gusto è perfetto anche per i più piccoli. Nell’edizione 2024, come negli anni passati, ci saranno aree dedicate ai bambini, con attività interattive per far scoprire loro il valore del cibo sano e sostenibile. Anche i giovani chef avranno il loro spazio, con show cooking e competizioni che mettono in luce i talenti emergenti della gastronomia.
Il significato profondo del Salone del Gusto.
Ciò che rende unico il Salone del Gusto è il suo messaggio. Non si tratta semplicemente di gustare prodotti prelibati, ma di riflettere su come possiamo, come comunità globale, creare un sistema alimentare più giusto, sostenibile e rispettoso della natura. Ogni espositore, ogni prodotto e ogni incontro ti ricorda che dietro il cibo c’è un mondo interconnesso di persone, culture e pratiche che hanno un impatto diretto sull'ambiente e sulla nostra salute.
Ogni anno, lascio il Salone del Gusto con una sensazione di ispirazione e responsabilità. Imparo qualcosa di nuovo, incontro persone straordinarie e mi sento parte di un movimento globale che cerca di fare la differenza.
Come partecipare.
Se ti senti incuriosito e vuoi partecipare a questa incredibile manifestazione, ti consiglio di segnare le date sul calendario: **dal 25 al 29 settembre 2024**. L'evento si
L'atmosfera di Torino durante il Salone del Gusto.
Una delle cose che amo di più durante il Salone del Gusto è come la città di **Torino** si trasformi per accogliere l’evento. Non si limita ai padiglioni del Lingotto Fiere: l’intera città si anima di eventi, incontri e iniziative legate al cibo e alla sostenibilità. Le strade si riempiono di persone da tutto il mondo, ristoranti e caffè propongono menu speciali dedicati ai prodotti Slow Food, e molti negozi aderiscono all’iniziativa con esposizioni tematiche.
La vicinanza delle colline torinesi e delle montagne circostanti rende l'esperienza ancora più suggestiva. Torino, con la sua storia e il suo carattere raffinato, è lo sfondo perfetto per celebrare la cultura gastronomica. Ricordo l’ultima volta in cui, dopo una giornata passata al Salone, mi sono fermato a cena in uno dei ristoranti del centro storico: ogni piatto era un omaggio ai prodotti locali e alle eccellenze del territorio piemontese, esaltati dallo spirito del Salone che permeava l’intera città.

Terra Madre: un’incontro di comunità globali.
Il cuore del Salone del Gusto, oltre ai prodotti esposti, è senza dubbio **Terra Madre**, l’incontro delle comunità del cibo di tutto il mondo. Questo aspetto dell'evento è profondamente toccante: migliaia di contadini, pescatori, pastori e produttori artigianali si riuniscono per condividere le loro esperienze, le loro lotte e le loro soluzioni. L’idea che accomuna queste persone è che il cibo non è solo un prodotto commerciale, ma una risorsa vitale che deve essere protetta e valorizzata.
Ho avuto il privilegio di assistere a dibattiti intensi tra comunità indigene del Sud America e produttori di olio italiani, o di sentire racconti di resilienza da parte di agricoltori africani che affrontano quotidianamente gli effetti del cambiamento climatico. È impossibile non sentirsi ispirati da queste storie di resistenza e creatività, che dimostrano come l'umanità, anche di fronte alle difficoltà, possa trovare soluzioni innovative e sostenibili.
L'importanza della biodiversità
Uno dei temi centrali del Salone del Gusto 2024 sarà, come ogni anno, la **biodiversità**. Partecipando alle edizioni precedenti, ho capito quanto sia cruciale preservare la diversità delle colture, delle specie animali e dei metodi di produzione per garantire un futuro sostenibile. Le esposizioni sono un tributo alla varietà dei cibi e delle tradizioni gastronomiche del mondo, ma ciò che le rende speciali è l'enfasi su come queste pratiche tradizionali possano contribuire a un futuro più sostenibile.
Durante la mia ultima visita, ho avuto l’opportunità di scoprire varietà di cereali che non conoscevo, specie antiche che rischiavano di scomparire ma che, grazie agli sforzi di piccole comunità e di Slow Food, sono tornate in produzione. Ogni prodotto racconta una storia di riscoperta e di lotta contro l'omologazione alimentare, che impoverisce il nostro palato e il nostro ambiente.
Una responsabilità collettiva
Partecipare al Salone del Gusto non è solo un piacere per il palato, ma un atto di responsabilità. Ogni volta che assaggio un prodotto o ascolto la storia di un produttore, mi ricordo quanto le nostre scelte alimentari abbiano un impatto sul pianeta. Lo spreco alimentare, il consumo eccessivo di carne, l’utilizzo di pesticidi chimici sono solo alcuni dei problemi che possiamo affrontare a livello individuale, modificando le nostre abitudini quotidiane.
Il Salone del Gusto è, in questo senso, un faro che illumina il cammino verso un futuro alimentare più consapevole. Non si tratta solo di nutrirci meglio, ma di farlo in modo che il pianeta possa continuare a sfamarci per le generazioni a venire. Ogni volta che ritorno da questo evento, mi sento motivato a fare la mia parte: che si tratti di acquistare prodotti locali, ridurre il mio spreco alimentare o semplicemente apprezzare di più il cibo che ho davanti.
Un evento per tutti.
Il bello del Salone del Gusto è che è un evento aperto a tutti: non importa se sei un esperto del settore, un semplice appassionato o qualcuno che vuole saperne di più su cosa c’è nel suo piatto. Ognuno può trovare qualcosa che lo affascina, che sia un dibattito sulle politiche alimentari globali o una semplice degustazione di formaggi artigianali. Il Salone è un grande incontro di menti, culture e passioni, e la sua forza sta proprio in questa capacità di coinvolgere tutti, in modo inclusivo e accessibile.
Mi piace pensare che il Salone del Gusto sia un’opportunità per costruire ponti: tra chi produce e chi consuma, tra chi vive in paesi lontani e chi è più vicino a casa. E, soprattutto, tra passato e futuro, perché attraverso le tradizioni alimentari possiamo immaginare e costruire un mondo più giusto e sostenibile per domani.
Nel 2024, tornerò con entusiasmo, pronto ad essere nuovamente sorpreso e ispirato. Torino, con la sua eleganza e il suo amore per il buon cibo, sarà ancora una volta la cornice perfetta per questa celebrazione globale del gusto e della sostenibilità. **Ci vediamo al Salone del Gusto!**